Come è triste vVenezia.

Recensione di Giuseppe FirrincieliCome è triste Venezia, forse! E proprio per la malinconia che l'avvolge che suscita amore, voglia suprema di infondere neo aneliti di vita. Il dipinto esclama suggestione e vibranti richiami cromatici, pronti e spontanei, e ancora tali da riportarci indietro, si, nel suggestivo vedutismo di Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto. I luccichii dei fondali del "Doce" emergono nel fascino dello stile unico al mondo e mai poter essere copiato, ma soltanto e vigorosamente emulato. L'apparire di una donna che percorre la via, non appartiene alla suggestiva Vanità della vanità, dell'olandese Matthias Whitos? No! Solo pregevole encomio, che dona all' ammiratore, quello di Gianpaolo Cappello, vero en artiste dedito all'arte dell'oro veneziana.