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Tempesta di emozioni
Tempesta di emozioni: titolo suggestivo, che richiama alla mente un’importante movimento culturale tedesco lo Sturm und Drang (tempesta e impeto) e l’opera “Tormenta di neve”del 1842 di Joseph Mallord Turner, considerato uno dei maggiori rappresentanti della pittura romantica. Nelle opere di Gianpaolo Cappello lo Sturm und Drang si esprime nel suo bisogno di ritorno alla natura, nelle relazioni umane, nell’esaltazione della vita umana vissuta in tutta la sua spontaneità, di impeto appunto. L’uomo si realizza nella sua totalità quando riesce ad esteriorizzare le sue energie che si agitano dentro l’anima travagliata, quando prova il sentimento del sublime: smarrimento e piacere nello stesso tempo. La natura umana corrisponde a sentimento, istinto, passione; ad essa viene data piena dignità estetica, pur tenendo conto della precarietà dell’uomo. Joseph Mallord Turner e Gianpaolo Cappello si possono accostare: in entrambi, accanto all’aspetto descrittivo - realistico delle opere, compaiono connotati suggestivi – evocativi: luce, colore, aria come turbini in movimento rapido che coinvolgono lo spettatore, cercando in esso una risposta a carattere emozionale. Lo scrigno dei colori è un piccolo universo dove si può costruire una storia di sensazioni percettive e sfuggenti. I colori possono essere confrontati con i suoni, gli odori, i profumi: tutti esaltano il flusso della memoria disperdendosi per il corpo suggerendo brividi e ricordi. In questa personale rimangono inoltre intatti, elementi introdotti dal surrealismo come il collage e il concepire l’attività artistica come mezzo per esprimere il “funzionamento reale del pensiero”.“Il colore è un mezzo di
esercitare sull’anima
un’influenza diretta. Il
colore è un tasto, l’occhio
il martelletto che lo
colpisce, l’anima lo
strumento dalle mille
corde.”
Vasilij Kandinskij
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